Come per la costruzione di impianti solari su edifici comunali (cfr. Sfruttare il potenziale solare degli edifici comunali), anche per l'utilizzo delle infrastrutture bisognerebbe seguire i seguenti passaggi:
Definire gli obiettivi
È difficile fissare un obiettivo separato per le infrastrutture relativo alla potenza installata (in kW), alla percentuale della quota di consumo proprio sul consumo elettrico o al volume degli investimenti. L'ideale sarebbe combinare questo obiettivo con quello relativo ai tetti e alle facciate convenzionali.
Analisi della situazione delle infrastrutture
Alcune infrastrutture non sono registrate nel catasto dei tetti solari e pertanto non consentono una facile valutazione della loro idoneità. Nella maggior parte dei casi è necessario che un fornitore di servizi esterno effettui un’analisi della situazione. Tale analisi dovrebbe concentrarsi sulle seguenti infrastrutture e questioni:
- Impianti di depurazione delle acque (IDA): Negli IDA gli impianti fotovoltaici sono generalmente facili da realizzare per varie ragioni: sono già disponibili sufficienti capacità di allacciamento alla rete, è possibile sfruttare le fondamenta delle strutture dei bacini già esistenti e l'elevato consumo di elettricità in loco comporta una quota rilevante di consumo proprio. L'esperienza dimostra inoltre che l'ottenimento del permesso di costruzione per impianti fotovoltaici su bacini di depurazione non pone alcun problema e che è possibile garantire il funzionamento regolare e senza inconvenienti dell'impianto di depurazione. In Svizzera esistono già numerosi esempi di impianti di questo tipo.
- Infrastrutture stradali: In Svizzera esiste un potenziale significativo per lo sfruttamento dell'energia solare su barriere antirumore, ponti o muri di sostegno. L'USTRA stima il potenziale delle barriere antirumore lungo le sue vie di comunicazione a oltre 100 GWh all'anno. Di questi, circa 55 GWh lungo le strade nazionali, che però sono spesso messe a disposizione per uso comunale. La realizzazione dei progetti non è sempre facile, poiché occorre tenere conto di diverse sfide in materia di sicurezza stradale (p. es. abbagliamento, limitazione della visibilità). Nel frattempo, però, sono stati realizzati o sono in fase di progettazione numerosi progetti. Anche la copertura di tratti stradali per l'installazione di moduli fotovoltaici è un'opzione possibile, in particolare se già prevista a fini di protezione acustica. Se per gli impianti fotovoltaici è necessario realizzare strutture di sostegno apposite, i costi di investimento sono generalmente molto più elevati.
- Aree di parcheggio: Nel 2022 uno studio (disponibile unicamente in tedesco) effettuato su incarico di SvizzeraEnergia, è giunto alla conclusione che in Svizzera esiste un potenziale fotovoltaico teorico sui parcheggi di 6-10 GW. Lo sfruttamento di questo potenziale offre numerosi vantaggi: i veicoli sono protetti dalla copertura e le stazioni di ricarica per la mobilità elettrica possono essere integrate direttamente nella struttura, consentendo così un doppio utilizzo. Le sfide possono essere la perdita di singoli posti auto, la difficoltà di sgombero della neve in inverno e la ridotta manovrabilità dei veicoli. Un’altra sfida è rappresentata dai costi di realizzazione, che sui parcheggi risultano piuttosto elevati (influenzati dai costi della struttura portante, più i costi di allacciamento) a fronte di un consumo proprio spesso nullo o minimo. L'installazione di stazioni di ricarica per auto elettriche può eventualmente ovviare a questa problematica. Prima di procedere con una progettazione dettagliata, è necessario chiarire se le aree di parcheggio saranno utilizzate temporaneamente per altri scopi, come mercati, fiere, ecc., o se a medio termine sono previsti piani di edificazione o riconversioni.
- Impianti su parcheggi coperti già esistenti e nuovi impianti sottostanno alle usuali procedure di annuncio e approvazione.
- Dal 2025, con la nuova legge sull’elettricità, è disponibile un «Bonus per le aree di parcheggio» nel programma di incentivazione nazionale (Pronovo). Il bonus ammonta a CHF 250 per kW installato ed è applicabile ad impianti con una potenza di almeno 100 kW.
- Dal 2026 per tali impianti dovrebbe entrare in vigore una procedura di annuncio semplificata a livello federale.
- Maggiori informazioni sul sito di SvizzeraEnergia: I moduli fotovoltaici proteggono i veicoli
- Discariche / cave dismesse: L’utilizzo di discariche dismesse per la produzione di elettricità solare presenta il vantaggio che le superfici sono sigillate e difficilmente utilizzabili per altri scopi per un lungo periodo di tempo. In Svizzera l'installazione di impianti fotovoltaici sulle discariche è in linea di principio possibile, ma è soggetta a norme giuridiche specifiche e richiede una procedura di autorizzazione individuale. Le basi giuridiche per tali progetti sono stabilite dalla Legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb). L'utilizzo di discariche dismesse e bonificate per la produzione di energia tramite impianti fotovoltaici è sensato perché grava poco sul sistema di messa in sicurezza delle discariche (link in tedesco / link in francese). Anche la riconversione di cave dismesse è possibile, come dimostra il progetto di Calinis a Felsberg (GR) (vedi sotto). In linea di massima, gli impianti su superfici già fortemente modificate dall'uomo, come discariche o cave, godono di un'elevata accettazione. Tuttavia, la necessaria modifica del piano di zona nel piano direttore regionale può richiedere molto tempo.
- Superfici non utilizzabili in altro modo, superfici di riserva: Gli impianti ad alta tensione, come stazioni di trasformazione o sottostazioni elettriche, sono spesso soggetti a zone di sicurezza o di distanza previste dalla legge. Spesso queste aree non possono essere edificate o possono essere utilizzate solo in modo estensivo e si prestano quindi per essere destinate al fotovoltaico. Inoltre, nei pressi delle zone industriali esistono in parte anche superfici di riserva che non possono essere utilizzate in altro modo e che saranno edificate solo in un secondo momento. In questi casi, gli impianti fotovoltaici possono essere presi in considerazione come utilizzo temporaneo, a condizione che le superfici di riserva rimangano libere per circa 25 anni.
- Agrivoltaico: In Svizzera le discussioni sull'utilizzo del fotovoltaico negli spazi aperti sono ancora agli inizi. Ai sensi della Legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT), gli impianti solari in zona agricola sono autorizzati solo se, oltre alla produzione di energia elettrica, non pregiudicano gli interessi agricoli e portano vantaggi alla produzione agricola, oppure se servono a scopi di sperimentazione e ricerca agricola. Al di fuori delle zone edificabili non sono autorizzati altri impianti solari in campo aperto, in quanto non soddisfano il criterio dell’ubicazione vincolata. Fanno eccezione gli impianti nell'ambito dell’offensiva solare («Solarexpress» Art. 71a LEne) ubicati in zona alpina e con un'elevata produzione invernale.
- Secondo il pacchetto di ordinanze agricole 2023, le superfici con impianti solari autorizzabili ai sensi dell'ordinanza sulla pianificazione del territorio sono ora considerate superficie agricola utile e hanno quindi diritto ai pagamenti diretti.
- Occorre tenere presente che i costi di allacciamento alla rete, le fondamenta spesso complesse e la realizzazione di una struttura portante per l'impianto fotovoltaico contribuiscono in modo significativo ai costi relativamente elevati di produzione dell'energia elettrica.
Le fasi successive relative alla definizione delle priorità dei possibili progetti fotovoltaici, alla richiesta e alla valutazione delle offerte, all'elaborazione di un credito quadro comunale, al finanziamento e alla gestione del portafoglio sono illustrate in dettaglio nel capitolo Sfruttare il potenziale solare degli edifici comunali.